"Chi dice che è impossibile non dovrebbe disturbare chi ce la sta facendo" – Albert Einstein.

FAMIGLIE TUTOR DELLA TRANSIZIONE DEI RAGAZZI CON AUTISMO VERSO L’ETÀ ADULTA

Unione Europea

Fondo Sociale Europeo

REGIONE ABRUZZO | P.O. FSE ABRUZZO 2007-2013

OBIETTIVO COMPETITIVITÀ REGIONALE E OCCUPAZIONE

PIANO OPERATIVO 2009/2010/2011 – ASSE 3 INCLUSIONE SOCIALE

ASSE 5 INTERREGIONALITÀ – TRANSNAZIONALITÀ

Progetto Speciale Multiasse AZIONI INTEGRATE PER L’ACCOMPAGNAMENTO

ALL’INSERIMENTO SOCIO-LAVORATIVO DEI SOGGETTI AUTISTICI

CUP C99E11000730007

INDICE

pag. 3 IL PROCESSO DI TRANSIZIONE ALLA VITA ADULTA

I disturbi dello spettro autistico

Il processo di transizione alla vita adulta

pag. 6 IL PIANO DI TRANSIZIONE

Caratteristiche

Il Gruppo di lavoro per la transizione

Il ruolo della famiglia

La pianificazione della transizione

pag. 11 COMPETENZE PER LA VITA

Cura personale

Gestione del tempo

Tempo libero

Sessualità e relazioni

Autonomie esistenziali quotidiane

pag. 22 CONCLUSIONI

Esercizio 1 di transizione: Sogni per il futuro

Esercizio 2: Documentare gli obiettivi primari

per la transizione

pag. 26 AUTISMO IN ETÀ ADULTA E LAVORO

IL PROCESSO DI TRANSIZIONE

ALLA VITA ADULTA

I DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO

Con l’espressione disturbi dello spettro autistico (DSA) si

intende un insieme di disturbi dello sviluppo su base

neurologica che influenzano il pensiero, la percezione,

l’attenzione, le abilità sociali e il comportamento delle

persone che ne sono affette. Il termine DSA è relativamente

nuovo e comprende diversi disturbi raggruppati sotto la voce

“disturbi pervasivi dello sviluppo”. I due disturbi principali (e

meglio definiti) sono l’autismo (o disturbo autistico, secondo la

terminologia DSM) e la sindrome di Asperger.

Il disturbo generalizzato dello sviluppo non altrimenti

specificato – un termine generico usato per descrivere le

malattie atipiche – rappresenta la diagnosi più comune dei

disturbi dello spettro dell’autismo / disturbo pervasivo dello

sviluppo (DSA/DGS).

Le caratteristiche dell’autismo, in particolare, si manifestano di

solito all’età di uno o due anni e rimangono per tutto il corso

della vita. Altri disturbi si possono manifestare leggermente più

tardi nel corso dell’infanzia. I disturbi dello spettro dell’autismo

non sono degenerativi e alcune caratteristiche possono

migliorare o modificarsi con l’età e il training e quindi incidere

sul funzionamento.

3

Anche se in Italia non vi è una specifica legge sui Piani di

transizione (sebbene l’art. 14 della L.328/2000 potrebbe

costituire un utile presupposto), questa Guida ha lo scopo di

promuovere l’utilizzo dello strumento del PIANO DI

TRANSIZIONE, che dovrebbe essere sperimentato e attuato

dalle famiglie, dalle scuole e dai servizi socio-sanitari, dalle

altre agenzie preposte, per favorire precocemente progetti di

inserimento sociale degli adolescenti con autismo,

accompagnandoli nell’ingresso nell’età adulta.

Questa Guida si rivolge direttamente ai genitori degli

adolescenti con autismo, che possono essere i protagonisti e

i promotori dell’attivazione del Piano di transizione dei loro

figli, ma anche i primi educatori a comprendere quanto sia

necessario lavorare essi stessi alla promozione dell’autonomia

e dell’indipendenza dei propri figli.

IL PROCESSO DI TRANSIZIONE ALLA VITA ADULTA

Quando i bambini con autismo entrano in età adolescenziale, è

necessario che siano promosse nei genitori tutte quelle risorse

necessarie per insegnare ai propri figli le competenze per la vita

e per scoprire gli interessi e le abilità uniche dei loro ragazzi.

Incoraggiare l’auto-identità prepara i ragazzi affetti da autismo

ad un’integrazione nella società per tutta la vita e a

massimizzare la loro indipendenza, la loro produttività e il loro

piacere.

Oltre alle loro abilità e interessi diversificati, le limitate abilità

sociali di quasi tutte le persone con autismo rendono

difficoltoso il loro adattamento al luogo di lavoro. Con gli idonei

supporti e servizi, con l’aiuto dei collaboratori e dei job coach

che capiscono l’autismo e con strumenti specifici, le persone

con autismo possono avere delle vite più felici, più produttive e

indipendenti dalla famiglia.

4

La pianificazione della transizione si riferisce a quel processo

che svela, sviluppa e documenta le abilità, le problematiche,

gli obiettivi che saranno di fondamentale importanza dal

momento che lo studente si sposta dalla scuola alla vita

adulta.

Questo è sia un processo ufficiale sia un processo di scoperta

personale, che genitori e figli devono intraprendere con l’aiuto

della scuola e degli altri professionisti del settore socio-sanitario

e delle altre agenzie educative e formative.

Avvicinarsi alla pianificazione della transizione con un

orientamento positivo agli obiettivi aiuterà a creare un processo

riuscito e gratificante sia per i genitori sia per l’adolescente con

autismo.

Una transizione efficace è fondamentale per una vita adulta più

indipendente, impegnata e piacevole per gli adolescenti affetti

da DSA.

Un piano di transizione efficace inizia sempre con la domanda:

dove sarà la persona al termine di questo processo? Quali abilità

avrà sviluppato? Quali sono i contesti più favorevoli per mettere

in pratica tali abilità?

La presente guida ha lo scopo di orientare il genitore nel trovare

le prime risposte a queste domande.

5

IL PIANO

DI TRANSIZIONE

CARATTERISTICHE

Un buon piano di transizione deve avere le seguenti

caratteristiche:

• essere orientato al risultato, con obiettivi chiari e risultati

misurabili;

• essere focalizzato sul ragazzo; si deve basare cioè sulle abilità

specifiche, gli interessi e i talenti rintracciabili nel

ragazzo/ragazza;

• di ampio raggio, ossia deve includere l’istruzione e i servizi

relativi, le esperienze in comunità, lo sviluppo di obiettivi

relativi all’occupazione e alla vita post-scolastica,

l’acquisizione di competenze per la vita quotidiana e la

valutazione professionale;

• essere basato su una prospettiva lavorativa, in quanto delinea

gli obiettivi attuali e futuri unitamente alle strategie

specifiche da adottare per perseguire tali obiettivi e

cambiamenti nel tempo.

6

Il piano di transizione deve essere personalizzato in base alle

esigenze e alle caratteristiche del ragazzo a cui si riferisce. In

particolare deve ricomprendere i seguenti elementi:

• la valutazione delle esigenze, degli interessi e delle abilità del

ragazzo;

• le preferenze relative all’istruzione, all’occupazione e alla vita

adulta;

• le azioni da adottare per supportare il perseguimento di

questi obiettivi;

• i metodi e le risorse specifiche per raggiungere gli obiettivi;

• le istruzioni relative alle abilità scolastiche, professionali o

personali;

• l’identificazione delle esperienze sociali e delle abilità;

• la mappa delle organizzazioni e delle agenzie che forniscono

servizi e supporto in questo settore;

• i metodi per valutare il successo delle attività di transizione.

IL GRUPPO DI LAVORO

PER LA PIANIFICAZIONE DELLA TRANSIZIONE

Gli attori coinvolti nella pianificazione del processo di

transizione sono:

• i genitori e il ragazzo con DSA;

• il coordinatore della transizione (da individuare in

collaborazione con i servizi) o tecnico dell’abilitazione

professionale;

• gli insegnanti curricolari, ove possibile;

• gli insegnanti specialistici o di sostegno;

• i tutor delle aziende;

• gli psicologi;

• i logopedisti e i terapisti/tecnici della riabilitazione;

• altri fornitori di servizi.

7

IL RUOLO DELLA FAMIGLIA

Nello sviluppo del piano di transizione all’età adulta, il genitore

ha un ruolo determinante. Ecco alcuni esempi dei compiti

educativi di un genitore di un ragazzo affetto da DSA:

• essere il principale sostenitore di vostro/a figlio/a, nel caso a

questi manchi la capacità di fare una determinata cosa;

• insegnare nuove abilità, comunicative, sociali, legate

all’aspetto fisico e di presenza, o sviluppare ulteriormente

quelle esistenti;

• accertarvi che il piano di transizione sia significativo, pratico

e utile per vostro figlio;

• favorire l’indipendenza e il processo decisionale;

• pianificare le esigenze future in termini finanziari e di

supporto, come l’amministrazione di sostegno, e la

pianificazione della successione.

Nonostante la pianificazione del futuro del vostro ragazzo e

l’esplorazione del mondo del lavoro possa apparire

scoraggiante o una prospettiva lontana, iniziare a pianificare in

anticipo e costruire particolari competenze, pianificare

l’educazione post-secondaria o gli obiettivi occupazionali

all’interno del piano di transizione contribuirà a frammentare il

processo in fasi più gestibili e vi aiuterà ad entrare in contatto

con un sistema di supporto accessibile e continuo costituito dal

Gruppo di lavoro per la transizione.

8

LA PIANIFICAZIONE DELLA TRANSIZIONE

La pianificazione della transizione all’età adulta avrà un certo

impatto sul futuro di vostro figlio; essa rappresenta

un’importante opportunità per promuovere e sostenere se

stesso.

Vostro figlio potrebbe aver bisogno di imparare nuove abilità o

di sviluppare ulteriormente quelle esistenti per partecipare in

modo significativo nella pianificazione del processo di

transizione.

Prima di partecipare agli incontri di pianificazione del piano di

transizione, ecco alcuni suggerimenti:

• incoraggiate le abilità di autodeterminazione di vostro figlio

aiutandolo ad esprimere desideri e aspettative;

• preparatevi in anticipo e usate sensibilità, spiegando lo scopo

generale del processo di pianificazione e il suo impatto,

descrivendo in anticipo cosa accadrà nel corso delle riunioni;

• educate vostro figlio riguardo all’autismo e aiutatelo a capire

quali conseguenze può avere per lui l’essere affetto da un

disturbo dello spettro autistico, discutendo in termini

concreti l’impatto dei sintomi DSA sulla sua istruzione e sulle

scelte lavorative, ma anche sulle sue potenzialità e sui suoi

punti di forza;

• educate voi stessi; se avete familiarità con il processo e siete

a conoscenza dei vostri diritti e delle conseguenze delle

pianificazione, allora potrete creare un ambiente più

rassicurante per vostro figlio;

• comunicate e mantenete un processo di comunicazione

aperto tra voi, vostro figlio e il Gruppo di lavoro per la

transizione.

9

Per essere un partecipante attivo nel processo di pianificazione

della transizione vostro figlio dovrebbe essere in grado di

svolgere i seguenti compiti, al massimo delle sue capacità:

• comunicare preferenze;

• fare delle scelte basate su preferenze individuali;

• fissare obiettivi o aiutare a scegliere obiettivi pertinenti;

• identificare e risolvere i problemi che possono presentarsi.

Queste abilità possono essere costruite nel piano di transizione,

ponendole come obiettivi comportamentali, dal momento che

portare a termine tali obiettivi potrebbe richiedere tempo per il

vostro ragazzo. Ognuna di queste abilità sviluppata da vostro

figlio lo aiuterà a divenire un partecipante più attivo nel

processo di pianificazione della transizione.

10

COMPETENZE

PER LA VITA

Tramite il processo di transizione, il genitore può continuare ad

aiutare il proprio figlio ad avere il controllo di molte

competenze per la vita legate all’indipendenza sociale.

Il ragazzo può essere in grado di gestire alcune di queste abilità,

ma altre possono risultare problematiche e/o piuttosto

complesse per lui (ad esempio guidare un’automobile).

Come sempre la migliore strategia è quella di dare la priorità

alle abilità di maggiore rilevanza funzionale (vale a dire quelle

che userà più di frequente nella realtà) come parte del suo

piano di transizione.

11

CURA PERSONALE

La cura della persona include un’ampia gamma di competenze

per la vita quotidiana, che vanno dalla cura del proprio aspetto

e l’igiene, al vestirsi, fare il bucato, acquistare indumenti e altro

ancora. Aiutate vostro figlio a sviluppare delle abitudini

quotidiane che comprendono ad esempio farsi la doccia, radersi

la barba (se opportuno), mettersi il deodorante e così via.

Insieme a lui, potete sviluppare e mettere in pratica delle

sequenze di attività (fasi) per ciascuna di queste abilità (come

ad esempio: mettere prima lo shampoo, sciacquarsi, poi

mettere il balsamo, sciacquarsi, lavare il viso col sapone, etc).

Per l’abbigliamento iniziate ad aiutare vostro figlio a scegliere i

vestiti idonei per la scuola la sera prima (a seconda, ad esempio,

della stagione o dell’attività) e spiegategli come mai certi tipi di

abbigliamento sono più adatti in certi ambienti. Poi uscite

sistematicamente dal processo lasciando che sia lui a scegliere

quali indumenti indossare e a portare a termine i suoi compiti

di cura dell’aspetto senza la diretta supervisione. Queste sono

delle tappe importanti verso la vita indipendente.

GESTIONE DEL TEMPO

Molti ragazzi con autismo hanno difficoltà ad organizzarsi e a

gestire il loro tempo in modo efficiente. Diversi sono gli

strumenti disponibili per aiutare vostro figlio ad organizzare il

suo tempo in modo efficace ed efficiente.

12

Ecco alcune abilità chiave e alcuni consigli utili:

• Frammentate la giornata in sequenze di azioni: assegnate

vari compiti per ciascun momento della giornata. Ad

esempio vostro figlio sarà a scuola dalle 8:00 del mattino alle

15:00 del pomeriggio, dalle 15:00 alle 16:00 può fare i compiti,

dalle 16:00 alle 17:00 può aggiornare i programmi per il

giorno successivo, dalle 17:00 alle 18:00 può aiutare nella

preparazione della cena e così via. La suddivisione dei

compiti aiuterà vostro figlio ad organizzarsi e a non sentirsi

sopraffatto.

• Create un programma di attività individuale: potete aiutare

vostro figlio a scrivere un elenco di cose “da fare”, compresi

i compiti, i lavori domestici, gli appuntamenti e le attività di

svago. Con il passare del tempo permettetegli di svolgere

queste attività da solo e lasciate che egli verifichi i propri

progressi (auto-monitoraggio).

• Usate un’agenda/organizer: le agende e gli organizer hanno

diverse sezioni articolate in scomparti tramite linguette di

separazione e ci possono essere delle sezioni dedicate alle

cose “da fare”, all’assegnazione dei compiti, e alla

programmazione delle attività. Aiutate vostro figlio a

dedicarsi regolarmente al controllo e all’aggiornamento

dell’organizer. Se gli piace la tecnologia, questo può essere

un modo divertente di imparare riguardo all’organizzazione.

La maggior parte degli organizer ha dei calendari e delle

sezioni in cui si possono scrivere elenchi di cose “da fare” con

promemoria pop-up a comparsa per ricordare gli impegni.

Aiutate vostro figlio ad imparare come usare questi

organizer. Abituatelo ad aggiornare la lista e a programmare

ogni sera.

Lo sviluppo di queste abilità di gestione del tempo e

organizzative renderanno molto più semplice la transizione

all’età adulta.

13

TEMPO LIBERO

Molti adolescenti con autismo hanno aree di interesse o

argomenti specifici che a loro piacciono in modo particolare, ad

esempio la matematica, le costruzioni, gli animali, le macchine

o uno specifico video/DVD. Come parte del processo di

pianificazione della transizione considerate come gli interessi

individuali possono essere usati per aiutare vostro figlio a

sviluppare dei contatti al di fuori della classe. Alcuni interessi (o

hobbies) possono essere coltivati in associazioni o gruppi di

volontariato che organizzano incontri sociali.

Fate conoscere questi gruppi al vostro ragazzo e incoraggiatelo

a partecipare. La possibilità di incontrare persone nuove sulla

base di tale interesse e di espandere il suo potenziale sistema

di supporto può essere estremamente utile dal momento che il

vostro giovane adulto diventa più vecchio.

SESSUALITÀ E RELAZIONI

Quando vostro figlio matura, è necessario educarlo riguardo ai

cambiamenti fisici che intervengono nel suo corpo e nei suoi

sentimenti. La pubertà può essere un momento difficile per

quasi tutti gli adolescenti e può essere un’esperienza

particolarmente problematica e confusa per un adolescente

con DSA. Voi e la vostra famiglia dovreste decidere la modalità

migliore per affrontare questi cambiamenti fisici ed emotivi

insieme, mantenendo nel frattempo metodi di comunicazione

aperti e positivi.

Questo è anche un momento importante per affrontare le

relazioni con persone del sesso opposto e per affrontare le

abilità sociali relative all’amicizia, agli appuntamenti e alle

differenze. Come genitore è importante sapere se e quale tipo

di educazione sessuale viene fornita dalla scuola o da altre

organizzazioni di sostegno.

14

AUTONOMIE

QUOTIDIANE

15

Durante il periodo di transizione alcune abilità esistenziali

diventano più importanti. Iniziate in anticipo e praticate tali

abilità in modo che il vostro ragazzo sarà in grado di prendersi

cura di se stesso nella vita adulta.

La tabella seguente elenca vari settori di abilità, sulle quali

sarebbe utile che vostro figlio si concentrasse in questo periodo.

16

Abilità

telefoniche

ABILITÀ GENERALI

AREA DI

ABILITÀ IMPORTANZA

FASI E ATTIVITÀ

PER LO SVILUPPO DELLE ABILITÀ

• Può essere d’aiuto per la

sicurezza e per chiedere

aiuto

• Insegna abilità sociali di

base

• Aumenta l’indipendenza

• Può essere necessario per

il suo lavoro

• Indicate cosa dire, come chiedere chi è al telefono,

e scrivere le informazioni relative al

messaggio telefonico

• Aiutatelo a memorizzare o programmare

numeri di telefono importanti nella rubrica

del telefono per aiutarlo quando deve contattare

le varie persone

Pulizia e

manutenzione

domestica

• Aumenta l’indipendenza

• Riduce il carico di lavoro

degli assistenti

• Sviluppa possibili abilità

lavorative

• Aiuta la promozione dell’integrazione

sociale

• Mostrate i diversi tipi di prodotti di pulizia

per le diverse superfici, come i pavimenti, il

bagno, la toilette e altre parti della casa;

date importanza alla sicurezza e mostrate gli

strumenti idonei da utilizzare come la carta

assorbente, le spugne e i guanti

• Se opportuno, leggete insieme le istruzioni

• Fate in modo che vi affianchi lasciandolo

guardare mentre pulite la casa

• Poi assegnategli un piccolo compito che

sarà di sua responsabilità

Abilità

nel fare

il bucato

e vestirsi

• Aumenta l’indipendenza

• Gli insegna ad essere responsabile

del suo aspetto

fisico

• Insegnate a vostro figlio a suddividere i vestiti

in diverse tipologie

• Spiegategli come misurare il detersivo e

usare la lavatrice e l’asciugatrice

• Fategli vedere come stirare e fategli fare

pratica con la vostra supervisione

17

Servizi

bancari

GESTIONE FINANZIARIA

AREA DI

ABILITÀ IMPORTANZA

FASI E ATTIVITÀ

PER LO SVILUPPO DELLE ABILITÀ

• Permette a vostro figlio

di prendere più decisioni

• Diminuisce il rischio di

sfruttamento da parte di

altre persone

• Aprite un semplice conto corrente e/o un

libretto di risparmio per vostro figlio per

aiutarlo a gestire le abilità relative al pagamento

delle bollette, al risparmio di denaro,

e al preventivare le risorse

• Organizzate una visita ad una banca locale e incontratevi

con un addetto al servizio clienti insieme

a vostro figlio per discutere le diverse

opzioni bancarie e come accedere ai servizi

• Discutete con lui su cosa sia un conto corrente

e su come possa essere usato per pagare

le bollette e tenere traccia delle

transazioni economiche

• Mostrate a vostro figlio come compilare un

assegno e come registrare gli assegni in un

libro maestro, un semplice foglio inserito in

un taccuino può essere un promemoria

utile per vostro figlio sul come scrivere

degli assegni

Pianificazione

del budget

• Aumenta l’indipendenza

• Permette a vostro figlio di

prendere più decisioni

• Aiutate vostro figlio a capire le spese settimanali

da sostenere, come quelle per il cibo,

i vestiti, la fornitura scolastica e lo svago.Aiutate

vostro figlio a determinare la giusta

somma da spendere per ogni categoria e poi

monitorare le sue spese di conseguenza

• Stabilite un incontro mensile con vostro figlio

per analizzare i suoi conti e i suoi preventivi,

aggiornateli se necessario e

monitorate le sue spese e l’acquisizione di

queste importanti abilità

Carte di

credito

• Aumenta l’indipendenza

• Fornisce sicurezza finanziaria

in caso di emergenza

• Li aiuta a sviluppare la

loro affidabilità creditizia

ed aumenta le opzioni finanziarie

future

• Spiegate come funzionano le carte di credito,

accertandovi di coprire gli oneri finanziari e

i pagamenti mensili minimi

• Se pensate che una carta di credito possa

essere utile per vostro figlio, prendetene

una con limite di spesa minimo e aiutate

vostro figlio a monitorare le sue spese e il

pagamento delle bollette

18

Trasporto

pubblico

TRASPORTI

AREA DI

ABILITÀ IMPORTANZA

FASI E ATTIVITÀ

PER LO SVILUPPO DELLE ABILITÀ

Aumenta l’indipendenza

Aumenta le opportunità lavorative

e di svago

• Analizzate gli orari dei treni e degli autobus

per aiutare vostro figlio a determinare l’orario

opportuno da scegliere e il percorso giusto

per portarlo alla destinazione designata

• Analizzate sulla mappa i vari percorsi, dove

si trova la vostra casa in modo che vostro

figlio si orienti nella zona

• Fate delle domande a vostro figlio per vedere

se ha imparato come si determina il

metodo migliore di trasporto per una certa

località

• Discutete i costi dei trasporti pubblici e come

pianificare il tempo sufficiente per giungere

a destinazione in orario

• Date a vostro figlio una mappa e un foglietto

promemoria con le direzioni, insieme

ai numeri di telefono importanti da

chiamare in caso di necessità

Guidare

• Aumenta l’indipendenza

• Offre maggiori possibilità

di lavoro e di svago

• Fate prendere lezioni di guida presso una

scuola guida o presso un centro di riabilitazione

che risponda alle esigenze delle persone

con disabilità

• Evidenziate altre regole di sicurezza importanti,

come non parlare al telefono o non

cambiare la stazione radio mentre si guida

• Tenete le informazioni importanti in un archivio

nello scomparto portaoggetti

19

Esercizio

fisico

SALUTE

AREA DI

ABILITÀ IMPORTANZA

FASI E ATTIVITÀ

PER LO SVILUPPO DELLE ABILITÀ

• Riduce lo stress, fornisce

opportunità di interazione

sociale e aumenta la

forma fisica e la salute

• Trovate un’attività come correre o il sollevamento

pesi, andare in barca o altra attività

divertente all’aria aperta che possano essere

una valvola di sfogo fisica e un modo per incontrare

nuova gente

• Trovate dei centri ricreativi nella vostra zona

che organizzino anche lezioni e attività che

possono interessare a vostro figlio

• Aiutate vostro figlio ad accedere a tali servizi

e in seguito esprimete il vostro apprezzamento,

in modo che poi usufruirà di tali

servizi più volentieri in età adulta

Mantenere

gli

appuntamenti

– gestione

del tempo

• Aiuta a gestire gli appuntamenti

dal dottore

• Spiegate quali dottori ci aiutano in quali servizi,

come il dentista, lo psicologo, il terapista

occupazionale, il pediatra o altri medici

che vostro figlio frequenta regolarmente

• Date a vostro figlio un calendario e iniziate

ad aiutarlo a gestire e a tenere traccia degli

appuntamenti

• Fate compilare a vostro figlio un elenco di

domande relative al dottore prima di ogni

visita, accertatevi che venga fornita una risposta

alle domande.

• Fornite al ragazzo un kit comprendente un

calendario, un taccuino e un elenco dei numeri

di telefono dei fornitori.

Diverse abilità relative alla salute, a come tenersi in forma, alla

nutrizione, e alla gestione degli appuntamenti con il dottore,

aiuteranno vostro figlio nella vita adulta.

20

Abilità di

nutrizione e

nel cucinare

SALUTE

AREA DI

ABILITÀ IMPORTANZA

FASI E ATTIVITÀ

PER LO SVILUPPO DELLE ABILITÀ

• Fungono da competenze

esistenziali fondamentali

per la vita quotidiana

• Iniziate a chiedere a vostro figlio di aiutarvi

in cucina

• Assegnategli piccoli compiti, come pesare gli

alimenti o tagliare a fette e lavorate alle ricette

insieme mentre preparate il pranzo o

la cena

• Compilate l’elenco dei cibi preferiti di vostro

figlio, con informazioni dettagliate sulle ricette

• Mostrate a vostro figlio le vostre tecniche

base di cucina e come usare gli elettrodomestici,

permettetegli di fare pratica e di

prendere appunti

• Col progredire delle lezioni di cucina usate

libri di cucina che offrono istruzioni illustrate

passo per passo

• Evidenziate le abitudini nutrizionali positive

e date a vostro figlio un elenco degli idonei

tipi di cibo e quantità da mangiare ogni

giorno (come quante portate di verdure o

frutta servano ogni giorno, quante porzioni

di carne, la giusta quantità di prodotti caseari

da consumare)

• Create un programma settimanale di menu

per aiutare vostro figlio a pianificare i pasti

e create una lista della spesa dettagliata

• Rendete la preparazione del cibo un’esperienza

familiare, condividendo le tecniche

con ciascuno della famiglia e condividendo

anche le responsabilità

21

Ci sono molte competenze per la vita che aiuteranno vostro figlio

nella vita adulta. La preparazione e la pratica sono di cruciale

importanza per l’apprendimento di tali abilità. Ricordatevi

di lavorare insieme al Gruppo di lavoro per la pianificazione della

transizione per essere certi che nel piano vengano incluse anche

le problematiche e le abilità specifiche del ragazzo.

Costruendo tali abilità nel processo di pianificazione della transizione,

il Gruppo vi aiuterà a mettere insieme le giuste risorse

per garantire che tali obiettivi vengano raggiunti per una transizione

di successo.

22

CONCLUSIONI

Gli adulti con autismo continuano a vivere l’esclusione sociale

in numero molto più elevato del dovuto. Tra le molte ragioni di

questo scarso coinvolgimento sociale, il fallimento continuo di

una pianificazione della transizione all’età adulta adeguata e

appropriata è forse più dovuto alla nostra incapacità di

correggerci e al disinteresse delle istituzioni.

Un’efficace pianificazione della transizione non riguarda ciò che

è probabile, ma ciò che è possibile. Un’efficace pianificazione

della transizione implica elevate aspettative, un po’ di rischio,

estrema collaborazione e grande impegno da parte

dell’adolescente con autismo, della sua famiglia e degli

insegnanti, dei dirigenti scolastici, dei membri della comunità e

dei fornitori dei servizi socio-sanitari. Ma il risultato,

l’acquisizione di un posto di lavoro e la qualità della vita saranno

valsi tale sforzo.

Quando iniziate a pensare al futuro di vostro/a figlio/a, dovete

ricordare alcuni fattori:

• Iniziare la pianificazione con largo anticipo, non oltre i 16 anni;

• Lavorate quanto più possibile in cooperazione con tutte le

persone coinvolte nel processo a vantaggio di vostro figlio;

• Ricordate che la pianificazione della transizione è un

processo continuo;

• Rimanete concentrati sugli obiettivi di transizione a lungo

termine, per l’occupazione, la vita e la formazione postsecondaria.

Elaborate tutte le vostre discussioni facendo

riferimento a tali risultati auspicati;

• Coinvolgete ampiamente la famiglia e gli amici nel processo,

in particolare nel settore dell’occupazione, dal momento che

possono avere dei contatti e delle risorse che voi non avete;

• In riferimento alle abilità sociali, ricordate di insegnare nei

contesti dove è più probabile che vengano usate tale abilità.

E’ più efficace insegnare a comprare generi alimentari in un

vero supermercato piuttosto che in classe;

• Ricordate che voi siete una parte fondamentale di questo

processo, non importa che titolo avete (genitore,

logopedista, specialista della transizione, tecnico

dell’abilitazione professionale, etc.);

• Un buon piano di transizione efficace è faticoso e richiede

tempo. E’ triste ma non esistono scorciatoie, tuttavia quando

è fatto bene i risultati ripagano gli sforzi.

Alcuni spunti operativi per questa Guida sono stati ispirati e adattati dal testo Life Journey

Through Autism: A Guide for Transition to Adulthood dell’Organization for Autism Research.

23

24

Iniziate a scrivere i vostri sogni per il futuro nel cerchio più grande al centro. Poi

riempite le informazioni negli altri cerchi più esterni. Scrivete quante più idee

possibili vi vengono in mente! Poi, in ciascun cerchio più piccolo mettete un riquadro

intorno a quelle idee che vi sembrano le più importanti. Tracciate una

linea dentro il cerchio grande al centro, mettendolo in relazione con le cose che

vi serviranno per raggiungere gli obiettivi. Come ultima cosa, scrivete qualsiasi

altra cosa di cui pensate di aver bisogno nel cerchio esterno, intorno al vostro

“cerchio degli obiettivi.” Rivedete questa ragnatela dei punti di forza mentre vi

avvicinate alla transizione, così potete tenere traccia dei vostri progressi.

Esercizio 1 di transizione:

Sogni per il futuro

I MIEI INTERESSI

I MIEI SOGNI PER

IL FUTURO

I MIEI PUNTI

DI FORZA

(a scuola, a casa, al lavoro)

COME PREFERISCO

COMUNICARE CON

GLI ALTRI

COSE NECESSARIE

PER RAGGIUNGERE

QUESTI OBIETTIVI

I MIEI RISULTATI

Quando iniziate a pianificare la transizione per il vostro figlio

dopo la scuola superiore, questo foglio di lavoro può essere

utile per raccogliere le idee sugli obiettivi per il suo futuro. Fate

cerchiare al vostro figlio gli obiettivi “ambiziosi” che sembrano

realistici e sono di interesse di entrambi e poi completate le affermazioni

qui di seguito con gli obiettivi che avete cerchiato.

Tra 5 anni mi immagino all’interno di una scuola o avrò finito la scuola.

Per frequentare la scuola o l’università devo

Tra 5 anni mi immagino a lavorare come

Per ottenere questa posizione devo

Tra 5 anni mi immagino impegnato nelle seguenti relazioni

Per stringere o mantenere queste relazioni devo

Tra 5 anni mi immagino (nella comunità)

Per essere parte della mia comunità devo

Tra 5 anni mi immagino (per essere in salute)

Per essere in grado di fare queste cose devo

Tra 5 anni mi immagino a vivere

Per vivere lì devo

Esercizio 2: Documentare

gli obiettivi primari per la transizione

25

26

L’autismo in età adulta è ancora poco considerato in Italia. Se è

vero che vi è un’ampia letteratura sull’autismo in età infantile, le

problematiche dell’autismo in età adulta sono oggetto di poche

ricerche e, purtroppo, anche di pochi interventi. Eppure in tutto

il mondo ci sono esperienze di successo di inserimento sociale

e lavorativo di persone con autismo.

Il Progetto START AUTISMO si è proposto di trasferire anche in

Italia e in Abruzzo queste esperienze perché il lavoro per le persone

con autismo, se supportato con adeguati strumenti, possa

diventare un diritto concreto e un valore per la società e

l’azienda.

Questa Guida nasce dalle esperienze condotte con i genitori del

progetto Start Autismo nell’ambito del Programma di Parent

Training.

Confidiamo che l’approccio al piano di transizione possa essere

fatto proprio dalle Istituzioni del nostro Paese e sperimentato a

tutti i livelli (famiglia, scuola, servizi sociali, sanitari, etc.).

Per gli ulteriori strumenti, le guide e tutto il materiale informativo

e formativo prodotto nell’ambito delle attività progettuali,

è possibile consultare il sito web, iscriversi alla Newsletter e accedere

alle aree dedicate: www.startautismo.it

L’AUTISMO IN ETà ADULTA

E LAVORO

SEDI E CONTATTI

Sede di coordinamento del progetto

FONDAZIONE IL CIRENEO ONLUS PER L’AUTISMO

Via Marco Polo, 61/6 – 66054 Vasto (Ch)

tel. (+39) 0873.58448 – fax (+39) 0873.58448

e-mail: info@fondazioneilcireneo.it

web: www.fondazioneilcireneo.it

Sede formativa

ASSOCIAZIONE FOCOLARE MARIA REGINA ONLUS

Centro Studi Sociali “Don Silvio De Annuntiis”

Piazza Don Silvio De Annuntiis – 64025 Scerne di Pineto (Te)

tel. (+39) 085.9463098 – fax (+39) 085.9463199

e-mail: ufficioprogetti@ibambini.it

web: www.ibambini.it

Fondazione Il Cireneo

onlus per l’Autismo

Associazione

Focolare Maria Regina Onlus

Fondazione

Maria Regina

www.startautismo.it

 

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