di Beatrice Credi – 26.10.2015
A Sara LeeAnn Pryde è stato diagnosticato l’autismo in età adulta, quando aveva 34 anni. Sei anni fa, ha fotografato i suoi crolli in una serie di autoritratti in bianco e nero, come una forma di auto-esplorazione, al fine di comprendere meglio se stessa e sradicare lo stigma associato a questa malattia. Ha spiegato di avere sempre avuto a che fare con ‘episodi di implosione’, fin dall’infanzia, ma solo quando le fu diagnosticato l’autismo si rese conto che erano ad esso legati. “Arriva un punto, il mio punto di non ritorno, in cui il vaso trabocca, dove il mondo è improvvisamente surreale, ci sono clown che ballano e urlando dietro ai miei occhi, e perdo ogni controllo“, ha scritto. La fotografa ha aggiunto che i genitori di bambini autistici avranno senza dubbio familiarità con questi tipi di crolli, ma è molto più difficile per le persone accettare questo tipo di comportamento negli adulti.