"Chi dice che è impossibile non dovrebbe disturbare chi ce la sta facendo" – Albert Einstein.

Terence Nardo: la consapevolezza del proprio status e il rifugio nelle forme d’arte.

Terence Nardo

La curiosità per le  possibilità e i contenuti intellettuali e spirituali dell’individuo, nonché per il  modo in cui quest’ultimo si  conduce rispetto all’ambiente e alle persone, costituisce un’autentica propulsione per la sua sete di sapere. Alle  letture di carattere psicologico, Terence, 26 anni,   affianca anche quelle di natura esoterica, forzieri di verità occulte e di significati sottesi. In una sorta di  continuum con la lettura,  presupposto essenziale per la scrittura, Terence  ha, poi,  esordito con  “La voce di Terence”,  volume autobiografico, in cui la coraggiosa rivelazione del suo rapporto con la realtà diventa  proficua indagine sull’autismo ad alto funzionamento. Un talento poliedrico quello di Terence  che trova espressione anche nel disegno, i cui protagonisti sono, spesso, i soggetti dei cartoni animati, fra cui ama particolarmente Frozen, “ Il regno di ghiaccio” ispirato alla fiaba di Hans Christian Andersen La regina delle nevi. Nella  miriade di  interessi, Terence enumera anche la  la musica, che sta trovando  espressione nella registrazione di alcune cover  tramite la tastiera  a cui si è accostato come autodidatta.

Senza alcuna ritrosia e con la genuinità di chi, nonostante tutto,  fa ancora assegnamento sul prossimo,  Terence, dunque, ci racconta dei suoi progetti, delle sue ansie e frustrazioni.  “Grazie all’amore che ricevo in ambito familiare – dice – trovo ancora la forza di affrontare gli estranei che, oltre ad essere  reticenti nei miei confronti,  non esitano a deridermi. A causa del loro atteggiamento vivo, dunque, in solitudine, ad eccezione della mia amica Rossella, che lavora in biblioteca, e di alcuni coetanei affetti dalla stessa patologia e con i quali di tanto in tanto esco. “

Terence ci racconta anche ciò che lo turba maggiormente quando si trova all’esterno. “Ciò che mi dà particolarmente fastidio e che mi mette in uno stato di agitazione  – specifica – è la violenza verbale usata da certi genitori nei confronti dei loro figlioletti, nonché la presenza di cani, che mi induce a cambiare strada. Devo aggiungere, però,  che provo ribrezzo sino ad accusare una sorta di malore anche quando dal telegiornale apprendo dell’efferata violenza che certi uomini spregevoli rivolgono nei confronti  delle loro mogli, fidanzate o ex. “

Terence ci accenna anche al suo rapporto con Dio. “Credo fermamente nell’esistenza di un’entità superiore – dice – ma preferisco non frequentare la Chiesa, perché mi sento a disagio in mezzo agli altri fedeli e l’ascolto dei canti liturgici mi scombussola. “

Terence sogna anche il grande amore.  “Le mie coetanee – dice – sono molto superficiali e badano soltanto all’aspetto fisico. Subisco, perciò,  il fascino delle donne mature, perché mostrano una maggiore comprensione del mio stato. Mi auguro di potere trovare una compagna che mi ami per quello che sono e che io rispetterei  più di chiunque e di qualsiasi cosa.”

Tra i sogni nel cassetto di Terence è riposto, infine,  il proseguimento degli studi- “Nonostante abbia frequentato il liceo scientifico – dice – alla fine del percorso di studi mi è stato consegnato un diploma differenziato che mi impedisce l’accesso all’università. Mi piacerebbe frequentare una facoltà ad indirizzo socio-psico- pedagogico perché la mia propensione per le relative  materie possa trovare la giusta collocazione.”

Lucia Corsale

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