La lenta scansione dell’ eloquio, che non incede spontaneamente, e la reiterazione di ogni sua breve risposta dettano il tempo all’interlocutore, catturandolo nel suo alone di simpatia. Pur nella sua rigida compostezza, Gregory Lorefice, 25 anni, un costante bagliore nello sguardo, il fisico scolpito dagli anni consacrati allo sport, ci regala, comunque, la bellezza di un sorriso. A spizzichi e bocconi racconta delle sue innumerevoli attività sportive, per le quali mostra un talento di rilievo. Gli spossanti allenamenti di nuoto, a cui si sottopone con la guida di un istruttore privato, gli hanno valso il titolo di campione regionale. Tra tutti gli stili, predilige il “Delfino” , per quell’energico schiaffo dato all’acqua, a ginocchia unite, in corrispondenza delle bracciate e che, all’occorrenza, gli consente di ammansire l’onda. Nell’ambito del progetto “Filippide”, inoltre, pratica marcia a lunga distanza e, come se non bastasse, si dedica con passione anche alla canoa, al calcetto, alla vela e al baskin, ossia una forma di basket a “ misura” dei ragazzi che presentano difficoltà cognitive e motorie.
I talenti di Gregory, comunque, non si esauriscono nello sport; sa interagire, infatti, con il computer e, collegandosi ad Internet, vola, spesso, con la fantasia su realtà inesplorate e mondi immaginari. E, poi, vista la mancanza di sbocchi occupazionali, Gregory ha imparato l’arte culinaria, frequentando un corso per aspiranti cuochi. Attualmente, sempre proteso a tal fine, oltre che per puro diletto, Gregory sta praticando il laboratorio di fotografia digitale tenuto dall’equipe Autismo Adulti del Dipartimento Salute Mentale di Siracusa.
Chiediamo, dunque, a Gregory a quale pietanza accorda la sua preferenza e lui, col suo modo di parlare un po’ meccanico, che scarta ogni prosodia, specifica “I dolci”.
“Gregory, e gli animali ti piacciono?”
“No” – e indagando più a fondo scopriamo che non ne ha paura, ma che gli sono piuttosto indifferenti – .
“Gregory, hai degli amici a cui vuoi bene, in particolar modo?”
“Amici…Amici…” .
“Come si chiamano?”
“Francesco… Francesco…”
“E, poi?”
“E, poi, ?” – fa eco lui che, dopo un tentennamento, pronuncia “Giorgia” , una ragazza che eccelle nel nuoto.
Gregory, che mai esce da solo poiché il deficit dell’attenzione gli impedirebbe, tra l’altro, di districarsi nel traffico stradale, non disdegna, comunque, le passeggiate in Ortigia, le mangiate di pizza in compagnia dei pochi amici, nonché la visione di film, anche al cinema, del genere commedia. A tentoni, citando ora un titolo, ora un altro, rievocando trame e scene, scopriamo il suo gradimento per “L’ora legale” con Ficarra e Picone.
“Che tipo di programma ti appassiona in televisione?”.
“Programma…Programma…”
“Documentari, cartoni animati, il commissario Montalbano?”
Ma Gregory è già volato col suo pensiero al cabaret e al comico Castiglione che con le sue barzellette lo delizia.
“Gregory, oggi abbiamo scritto un breve riassunto della tua vita. Come compito ti affido le prossime puntate. Qua, la mano!”
Lucia Corsale