

L’incontro “Arte e Autismo. Aspetti clinici”, organizzato nell’ambito di NFT (Non – Fungible Token Generation) Digital and Contemporary Art Show, è divenuto momento di esaltazione del processo creativo, nonché vetrina per talentuosi ragazzi speciali. L’iniziativa, svoltasi nei locali dell’Antico Mercato, è stata patrocinata dal Comune di Siracusa, dal World Heritage, dalla Contemporanea Open Space, dall’ AFADIPSI, dall’ANGSA “I figli delle fate”, nonché Tychepto, Multiverse Art, Post cinema Cine Oktoberfest . Ad aprire i lavori è stata Lucy Massari, che ha tracciato un excursus della sezione provinciale dell’Associazione Nazionale Genitori Persone con Autismo, denominata “I Figli delle Fate” di cui è presidente.
“La nostra sezione – ha detto – nasce nel 2004, per dare voce a quelle famiglie che, avendo un componente affetto da autismo, manifestano determinate esigenze. Negli anni si sono tenuti incontri, corsi di formazione, attività sportive, laboratori di fotografia e di pittura come “Trame” per i minori e “Dream Factory” per gli adulti, in collaborazione , rispettivamente, con la Neuropsichiatria Infantile, del Dipartimento Salute Mentale e con l’équipe Autistici Adulti dello SMA1 dell’ASP di Siracusa. Da sempre, l’arte, visto il coinvolgimento dei molteplici canali espressivi, è considerata lo strumento privilegiato per migliorare le modalità comportamentali dei soggetti in questione e per intervenire sulle loro problematiche sensoriali. Rifacendomi ad un concetto espresso da papa Francesco, auspico il tramonto della cultura dello scarto in favore di quella dell’inclusione e dell’appartenenza.”
Ha preso, poi, la parola, lo psichiatra, Lorenzo Filippone coordinatore dell’equipe Autismo Adulti, il quale, innanzitutto, ha sottolineato la sinergia della sua équipe che, oltre al personale sanitario del DSM, può contare sull’apporto entusiastico di artisti, un dottore in informatica, un maestro di Karate, un esperto di cinema, ed una giornalista, tutti con una formazione di base sull’autismo. Il dott. Filippone ha esposto il significato di neurodiversità e neuroatipia, evidenziando come secondo le acquisizioni recenti delle neuroscienze le modalità di funzionamento creativo siano possedute in modo trasversale tra soggetti neurotipici e dello spettro autistico.
“La creatività di un qualsiasi soggetto – ha esordito – è legata anche alla disinibizione dell’emisfero cerebrale destro dal controllo di quello sinistro. Nella maggioranza dei casi, le improvvise illuminazioni del pensiero creativo sono più spesso caratterizzate da immagini piuttosto che da concetti astratti . Nei soggetti ASD si ipotizza che il controllo dell’emisfero sinistro sul destro sia ridotto, e quelli savant, ovvero con talento prodigioso, abbiano un accesso privilegiato ad un livello basale di informazioni meno elaborate.
Inoltre ha aggiunto che la rete cerebrale di default (default mode network), che si attiva quando non siamo impegnati in un compito specifico ed è in relazione con la consapevolezza di noi stessi e la nostra identità personale, è più attiva nei soggetti Asperger e negli autistici in genere. La rete cerebrale di default si attiva maggiormente nella contemplazione di un’opera d’arte soprattutto astratta sia in soggetti neurotipici che ASD. Tale scoperta fa intravedere l’importanza di utilizzare l’arte come un canale naturale fisiologicamente supportato per la comunicazione tra neurotipici e ASD.
Maria Zisa, Assistente Sociale dell’equipe autismo adulti SMA1, si è soffermata sulle tre edizioni del laboratorio artistico-pittorico “Dream Factory”, diretto dal maestro, Giuseppe Piccione. “La prima edizione, svoltasi con il supporto dell’ANGSA e dell’Accademia delle Belle Arti Made Program – ha ricordato – si è svolta nel 2019 in presenza, la II nel 2020-2021 on line, viste le prescrizioni anti Covid, la terza, per la quale la collaborazione del Liceo Quintiliano è stata fondamentale, in presenza.”
Affiancata da Mariella Bianca, psicologa dell’équipe Autismo Adulti SMA 1, ha, poi, preso la parola, Sara Bari, frequentante la classe V della sezione BX del predetto istituto scolastico.
“Temendo di sbagliare qualcosa nella comunicazione con i ragazzi – ha detto – per interfacciarmi al meglio, ho imparato ad avere pazienza, ad ascoltare così da comprendere il carattere di ciascuno. “
È stata, poi, la volta dei ragazzi che hanno frequentato il laboratorio Dream Factory: Michele Di Mari, nel definirsi un’artista, ha sottolineato come l’arte, ed in particolare il disegno, gli consenta di rappresentare la realtà desiderata e di calarvisi dentro, così da trovare un suo posto nel mondo; Santi Gallia ha tracciato un bilancio positivo dell’esperienza che gli ha consentito anche di rapportarsi con gli altri; Gregory Lorefice, che predilige quali soggetti da disegnare i pesciolini, le barche a vela, le navi, ha detto di essersi sentito a suo agio; Cristina Mauceri, artista eclettica, ha elencato suoi molteplici interessi che, oltre al disegno, attengono all’arte orafa, nonché alla realizzazione di oggetti con il cartone riciclato. “Vorrei tanto tornare a scuola – ha concluso – perché in quell’ambiente sono stata trattata sempre bene.”
Il convegno è terminato con la performance canora di Andrea Viani, che da tempo suona la chitarra e che, in un video realizzato dai suoi genitori, si è esibito in una canzone rap, scritta dallo stesso.
La normalità è come una strada lastricata, comoda per camminare, ma non vi cresce alcun fiore. (Van Gogh)
Lucia Corsale





