L’esito del progetto “Dream Factory”, teso a coniugare la creatività dei ragazzi speciali con le opportunità lavorative, è stato illustrato presso il liceo “Quintiliano” , che potrebbe diventare sede di attività extracurriculari per le associazioni che ne dovessero fare richiesta. Propedeutico all’inizio dei lavori è stato il taglio del nastro della “Porta del Pregiudizio Asperger”, realizzata in legno e inondata dai disegni dei ragazzi, divenuta emblema dei preconcetti di cui spesso è imbevuto l’assetto sociale. A dare l’inizio ai lavori è stato il sindaco, Francesco Italia, che, nel porgere i saluti, ha elogiato l’iniziativa, dalle molteplici valenze. Salvatore Ferrara, direttore f.f MD-SMA1, ha sottolineato come la migliore forma di comunicazione sia il sorriso, purché spontaneo e non imbrigliato fra i denti. Il sorriso – ha detto – è la chiave per aprire le porte della comunicazione, soprattutto, in quei casi in cui l’approccio con la realtà circostante è ostacolato da una patologia. Il dirigente scolastico del liceo in questione, Simonetta Arnone, nell’esprimere la propria soddisfazione per la partecipazione di molti studenti nelle vesti di tutor al suddetto progetto, ha auspicato la creazione di una struttura permanente formata da diverse tipologie di soggetti per l’individuazione dei bisogni reali del territorio. È stata lei ad annunciare la disponibilità ad “aprire” la palestra al mondo associazionistico per lo svolgimento di attività extracurriculari. La presidente dell’ANGSA, sezione provinciale di Siracusa, Lucy Massari, evidenziando le difficoltà che vivono le famiglie in cui uno dei componenti è affetto da autismo, ha, comunque, brindato alla vita, sempre prodiga di bellezza. La stessa, poi, nel porre l’accento sulla necessaria sostituzione della inflazionata inclusione, ossia mettere dentro, con l’appartenenza, cioè coinvolgimento, integrazione, ha evidenziato l’originalità di ciascun individuo, anche se affetto da una patologia, che nell’immaginario collettivo viene invece assimilato ad una categoria chiusa. La professoressa, Domenica Amara, responsabile PCTO del Quintiliano, ha parlato di arricchimento degli studenti dell’istituto frequentanti le classi IVax, IVbx, Vbx, perché, nel relazionarsi con i soggetti autistici, hanno acquisito un modello di vita, più lentamente cadenzato. “Inizialmente – ha detto – i miei ragazzi erano terrorizzati dal doversi rapportare con chi a volte è privo di linguaggio o si esprime in maniera disarticolata.” Il maestro d’arte, Giuseppe Piccione, ha istruito i ragazzi sulle tecniche del colore e sugli schizzi che, declinando in bellezza, diventano afflati di meraviglia, ha evidenziato l’unicità e l’unione dei ragazzi. “All’interno del laboratorio – ha detto – si è avvertita la mirabile fusione fra gli studenti del Quintiliano e i ragazzi del DSM adulti.” Il coordinatore dell’Autismo Adulti del DSM Lorenzo Filippone all’inizio del suo intervento ha fatto riferimento alla parola “estetica” che, proveniente dal greco “aistanomai”, significa sentire con tutti i sensi. La differente costruzione sensoriale della realtà da parte dei soggetti autistici e dei neurotipici può comunque lasciare aperti canali di comunicazione tramite l’arte. Taluni studi scientifici, inoltre, hanno evidenziato come la “rete di Default”, che ha a che fare con i processi mentali di autoriflessione, si attiva sia nei soggetti autistici che nei neurotipici nel caso di rilevanti manifestazioni estetiche e, dunque, incontrando l’arte. Anche se le occasioni di condivisione per i neuro-tipici sono naturalmente maggiori, mi sento di dire che per i soggetti speciali l’arte può divenire manifestazione condivisibile di un mondo personale poco condivisibile. E a tal proposito, il maestro d’arte riveste un ruolo rilevante, poiché porge ai soggetti in genere e specificatamente ai giovani autistici gli strumenti utili alla costruzione della propria identità, alla liberazione del proprio sé, facendo assaporare – fatto importantissimo – la benevolenza di alcuni dei soggetti che popolano la società. I soggetti affetti dai disturbi dello spettro autistico controllano costantemente una realtà ed un mondo che sentono poco comprensibile ed ostile. L’esperienza collettiva del laboratorio di pittura, veicolando nei soggetti ASD sensazioni positive nell’essere accolti e nello stare insieme, opera un cambiamento nel sentirsi accettati e nella visione del mondo. Ma il cambiamento è avvenuto anche negli stereotipi preconcetti culturali dei ragazzi della scuola, che hanno dipinto con loro. E poiché terapia vuole dire cambiamento, per entrambi il laboratorio è stato terapeutico. Va da sé, infine, che i benefici vanno ripercuotendosi nei soggetti che li hanno affiancati e, come in una virtuosa spirale, nella società che, finalmente, mostra un volto meno ansiogeno. Maria Concetta Zisa, assistente sociale dell’equipe autismo adulti DSM, ha tracciato un excursus del progetto che, concepito dall’artista, Giuseppe Piccione, come Factory, ossia fabbrica, ha acquisito un’accezione magica, con l’aggiunta di Dream, sogno. “Il progetto – ha detto – è nato nel 2019 in collaborazione con l’Angsa, il maestro Piccione e i due psicologi, Daniele Minniti e Desiree Palmieri. Nell’ottobre del 2019, presso la chiesa di S. Cristoforo, si è svolta una mostra, le cui opere dei ragazzi, notevolmente apprezzate, sono state acquistate anche da turisti. Neanche durante la pandemia il progetto si è arrestato, visto che lo stesso, con buoni risultati, è proseguito da remoto.” Mariella Bianca, direttore della UOC di Psicologia, nonché psicologa autismo adulti DSM, si è soffermata sui benefici verificatisi nelle persone speciali nell’emulare gli studenti che li hanno affiancati. “Nel loro comportamento – ha detto – abbiamo avuto modo di verificare meno tratti atipici. “ E’ stata dunque la volta degli studenti che, con voce rotta da commozione e volti rigati da lacrime, hanno raccontato la loro esperienza tradottasi in ricchezza interiore. A sottolineare l’importanza di un linguaggio fatto di sguardi, di sorrisi, sono stati: Sara Bari, Rebecca Gentile, Andrei Cornestean, Alessandro Serra, Davide Mozzicato, Miriam Mara, Giorgia Sicurtà, Danila Ragusa, Lorenza Guarino, Graziana Pitruzzello, Glenda Pitruzzello, Anna Posca, Riccardo Bruno, Luisa Di Paola, Asia Bella. Infine, Terence Nardo, uno degli utenti del DSM, spiegando con dovizia di particolari la sua condizione Asperger, cioè autismo ad alto funzionamento, ha espresso la sua soddisfazione per il clima conciliante in seno alla scuola, la cui ostilità, un tempo, si era tramutata in interruzione del suo percorso scolastico. “Mi sto preparando – ha annunciato – per sostenere gli esami di maturità, proprio qui, in questo splendido istituto.”
Lucia Corsale
Ecco il link a un video dell’evento: https://fb.watch/kioMsUUnAH/
Ecco invece una galleria di foto: